Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi |
Comunicato Stampa del 16-02-2012 |
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Dall’insulto alla sua Madre, rivoltole nella nostra città alcuni anni or sono, si passerà ora ad una rappresentazione teatrale obiettivamente blasfema nei confronti di Gesù e del suo Volto Santo. |
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Bologna, 16 febbraio 2012 + Carlo Card. Caffarra |
30-01-2012 |
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«Eran trecento, eran giovani e forti...» Fortunatamente, le analogie con la poesia di Luigi Mercantini finiscono qui: i partecipanti alla manifestazione organizzata dal Comitato san Carlo Borromeo erano trecento, erano giovani (chi più chi meno, ma questo è il bello della Tradizione), forti e determinati a far valere i diritti di Nostro Signore. Dobbiamo però scusarci, dati i tempi che corrono: non volevamo essere trecento, come gli Spartani di Leonida, e abbiamo fatto il possibile per diventare trecentouno o duecentonovantanove, ma proprio non ce l'abbiamo fatta (questo nel caso in cui qualche giornalista avesse scritto che, essendo trecento come gli Spartani, il nostro sarebbe stato un tentativo di rievocare un mondo reazionario-fascista-negaziosta-e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta). |
«...'l tacere è bello» (Dante, Inferno IV, v. 104) Questa mattina, come ormai facciamo da un mese a questa parte, cerchiamo su Google: “Castellucci” e “Comitato san Carlo Borromeo”, per vedere cosa si dice di noi e come i media raccontano la manifestazione di ieri. Risultato? Solo un articolo de La stampa, uno – davvero onesto e sincero – di Paolo Deotto (che ringraziamo) su Riscossa cristiana [e su Salpan.org] e poco altro. Perché? La risposta la troviamo nelle parole di un giornalista – della fazione esattamente opposta alla nostra – che ieri sera ci ha detto: “si vede che qui c'è qualcosa di diverso rispetto alla manifestazione del 24 gennaio...” E cos'è questo qualcosa di diverso? L'ordine e la disciplina che caratterizzano i fedeli: nessun protagonismo e nessun fanatismo. Solo amore sincero nei confronti di Colui che è morto sulla Croce per salvarci. Colui che ha versato per molti, anche per Castellucci, quel Sangue, «di cui una sola goccia può salvare il mondo intero da ogni peccato». |
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Perchè, quindi, la stampa tace? Perché si è svelata davvero la Chiesa. Come è o, meglio, come dovrebbe essere: fatta di persone ricche di Fede, di Speranza e di Carità. Non i soliti “musoni”, che la stampa presenta, ma un popolo felice. Ricco di quella felicità che si può avere solo quando si assaggia ogni giorno un pezzettino di Paradiso con la preghiera, con il Rosario e i Sacramenti. Aveva ragione Bernanos a scrivere, ne Il diario di un curato di campagna, che «il contrario di un popolo cristiano è un popolo triste». È stata scardinata l'immagine che il mondo aveva della Chiesa e dei cattolici. Per questo oggi è calato il silenzio. |
«Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede» (San Paolo) Che dire, allora, come conclusione di questo mese di telefonate, di mail ricevute e spedite con ritmo esponenziale? Che, innanzitutto, l'amicizia in Cristo dà dei frutti che l'uomo non può nemmeno immaginare. Dà la capacità di discutere, di scontrarsi e di crescere assieme. Tutto per la maggior Gloria di Dio. Dà la possibilità di capire che le azioni, se non sono sorrette dalla preghiera e dalla meditazione, non portano da nessuna parte. Dà l'occasione di ringraziare quei sacerdoti che ci hanno aiutati e che, ogni domenica, ci offrono la possibilità – attraverso la Santa Messa – di ricevere «il pane degli Angeli, il Re dei re, il Signore dei dominanti» (San Tommaso). |
Ringraziamenti Ringraziamo le circa quaranta unità delle forze dell'ordine, che ci hanno tenuto compagnia per tutta la serata: forse si saranno annoiate a sentire centocinquanta “Ave, Maria” e tanti canti cattolici. Forse avrebbero voluto una serata più movimentata, ma – come abbiamo testimoniato – non è nel nostro “stile”. Infine, un grazie di cuore a tutti i cattolici accorsi: che Dio ve ne renda merito! Da lassù saprà ricompensare il vostro sacrificio! Ad majora |
29-01-2012 |
28-01-2012 Fonte: http://www.riscossacristiana.it/ |
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Paolo Deotto |
28-01-2012 |
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“Sua Santità auspica che ogni mancanza di rispetto verso Dio, i Santi e i Simboli religiosi incontri la reazione ferma e composta della comunità cristiana, illuminata e guidata dai suoi pastori”.
Anche oggi nell’ora dello scempio blasfemo di questa “pièce” per coprofagi e coprofili il Santo Padre ha rimesso nei cuori del “pusillus grex” la gioia e la speranza. |
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Pucci Cipriani |
25-01-2012 25-01-2012 |
Egr. Avv. Giuliano Pisapia, Ing. Pasquale Alba |
Mons. Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro, condanna lo spettacolo Fonte: http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-quando-la-chiesa-non-pu-tacere-4201.htm |
Mi pare che innanzitutto ci sia da dire che questo è un episodio miserevole dal punto di vista della espressione, non dico artistica, ma dell’espressione umana. Ed è certamente la conferma di quello che ho già detto [...] in ordine alla distruzione della statua della Madonna: il filo conduttore [...] è l’anticristianesimo. Ormai l’ideologia dominante è quella anticristiana, quella che tende all’abolizione sistematica della presenza e dell’annunzio cristiano, sentito come una anomalia che mette in crisi questa omologazione universale operata dalla mentalità laicista, consumista, istintivista. Quindi da questo punto di vista il giudizio non può che essere inappellabilmente negativo: è un’espressione meschina di una volontà di eliminare la tradizione cristiana, in questo caso colpendo il contenuto fondamentale della fede. Colpendo l’immagine e la figura di Gesù Cristo nei confronti del quale nella scritta finale [...] apparirà il rifiuto di essere figli di Dio. [...]
[...] se la Chiesa non reagisce adeguatamente in modo certamente non rancoroso, non livido, assumendo in senso uguale e contrario l’atteggiamento demenziale di questi parauomini di cultura; se non reagisce la Chiesa, allora necessariamente possono intervenire in maniera protagonistica gente o gruppi che nella Chiesa non hanno a cuore soltanto la difesa della Chiesa ma hanno a cuore l’espressione legittima delle loro convinzioni. Mons. Luigi Negri |
Speriamo che anche questo esempio sia seguito da molte Eccellenze ed Eminenze, ma attendiamo soprattutto la voce del Papa. |
A proposito di quest'ultimo messaggio precisiamo che non c’è in programma un’azione di forza per bloccare lo spettacolo, bensì un’azione di “convincimento”, di pressione presso le autorità e i responsabili, oltre ben inteso alla recita pubblica del S. Rosario. La Redazione |